A8-A52: ampliamento alla quinta corsia
Pavimental spa
Autostrada A8
Costruttivo
2010 - 2011
Il progetto rientra nel progetto complessivo di adeguamento in sede della SP46, ed è consistito nella realizzazione di un tratto di viabilità autostradale fuori sede che si sviluppa a nord dell’abitato di Baranzate.
Il tracciato autostradale presenta uno sviluppo complessivo pari a circa 2.45 km con andamento prevalentemente est-ovest nell’area a nord di Milano, andando ad interessare direttamente i territori dei comuni di Bollate, Baranzate, Novate Milanese e Milano.
Il tracciato nel tratto iniziale si presenta in trincea per l’attraversamento della linea ferroviaria che avviene in galleria nell’ambito del lotto 2. Risale velocemente e si presenta in rilevato in corrispondenza dello svincolo di Baranzate-Novate, per sovra-passare la rotatoria di svincolo e subito dopo il torrente Pudiga alla progr. Km 0+659.56. Attraversato il Pudiga inizia il tratto il trincea per l’attraversamento dell’abitato di Baranzate. Tra la progr. km 0+996.43 e la km 1+147.40 (L=150 m) è stata prevista la galleria artificiale di Baranzate per garantire la dovuta permeabilità tra l’area urbana di Baranzate e le aree poste a nord del nuovo tracciato. Il tracciato autostradale si mantiene in trincea sino alla progr. km 1+490 per poi attraversare i canali secondari gestiti dal consorzio Villoresi e la SS 233 Varesina. Nel tratto finale il tracciato si ricollega alla viabilità esistente in corrispondenza dello svincolo Rho Fiera. Per garantire la dovuta sicurezza dell’opera, il nuovo tracciato è leggermente in rilevato in corrispondenza dell’area di esondazione del torrente Merlata.
Lungo il suo percorso, il tracciato principale interseca una serie di assi stradali di vario livello gerarchico, connettendosi direttamente con alcuni di essi attraverso gli svincoli di:
Baranzate/Novate, di interconnessione con la via Piave e la via Di Vittorio;
SS233 Varesina, a Baranzate, di interconnessione con le due tratte nord e sud della prevista variante alla ex-SS233 e con l’asse storico.
Le interferenze con corsi d’acqua e con i tracciati stradali sono state tutte risolte mediante la sopraelevazione del nuovo tracciato autostradale e la realizzazione di opportune opere.
Il sistema di drenaggio dell’intervento in progetto è di tipo “chiuso”, cioè le acque di piattaforma, prima di essere scaricate nei ricettori finali, subiscono un trattamento qualitativo. Le acque vengono raccolte tramite canalette grigliate (continue o discontinue) e convogliate in collettori in Pead che le portano a delle vasche di laminazione interrate realizzate in CLS.
Le vasche di laminazione sono state quindi dimensionate in modo tale da contenere, con un franco di sicurezza di 40 cm, tutta l’acqua proveniente dalla piattaforma stradale per le suddette durate. Anche per il calcolo del volume d’acqua da accumulare si è utilizzato il tempo di ritorno di 500 anni. Lo scarico dalle vasche avviene tramite impianti di sollevamento che si attivano solamente quando la portata nel corso d’acqua ricettore scende al disotto dei valori limite citati in precedenza. La portata scaricata è comunque limitata a 20 l/s ha, come prescritto dalla normativa regionale. A valle dell’impianto di sollevamento sono ubicati dei presidi sedimentatori/disoleatori che, grazie alla forte laminazione effettuate dalle vasche, sono in grado di trattare l’intera portata prima dello scarico nei corpi idrici ricettori. Le vasche di laminazione sono in totale otto, di cui quattro sono a servizio dell’asse principale, mentre le altre sono a servizio delle viabilità esterne.
27 Aprile 2020